GENOA, JURIC: “CONTRO IL NAPOLI NON SNATURO IL GENOA”

Ieri pomeriggio in conferenza stampa mister Juric è stato chiaro nel ribadire i propositi per la sfida alla capolista: “Non voglio snaturare il Genoa”. Dietro al motto che scaturisce, c’è la voglia di combattere del tecnico croato, uno che  in campo ha sempre dato tutto.

Dopo la prima sconfitta di domenica scorsa contro un ottimo Sassuolo, il Genoa ha subito voglia di riscattarsi. “Rivedendo la partita credo che a Reggio Emilia abbiamo fatto una buonissima prestazione per carattere, gioco, possesso. Penso sia stata una delle migliori, se non la migliore. Ci siamo sbilanciati, questo sì, in quei dieci minuti. Mi dispiace alla fine aver mandato il messaggio che abbiamo commesso troppi errori”. 

Visto il poco tempo per recuperare, si può pensare a un turn-over
“A Crotone l’ho fatto spesso, cambiandone pure sei o sette. Io sto scoprendo i giocatori a poco a poco, in questo periodo cerco e mi servono certezze. Siamo in una fase di studio reciproco, una certa stabilità è importante. Con il tempo sarà più facile dare occasioni a tutti”.

Un avversario del calibro del Napoli è sempre difficile da affrontare, ma ogni partita è a sè e il tecnico rossoblù sa che è sempre il campo a parlare: “Sarri mi ha sorpreso in positivo. E’ tra i top in Europa come Guardiola: o guardi il Manchester City per divertirti o guardi il Napoli. Gioca un calcio fantastico, ma io non voglio snaturare la nostra mentalità. Si può prendere qualche rischio, però io voglio giocarla. Loro sono bravissimi nel possesso, nelle ripartenze, nella fase difensiva. Non sono soltanto una macchina da gol. E’ difficile trovare punti deboli. Sono una squadra stra-completa e con una umiltà fantastica, con gli esterni che ripiegano a comporre una linea a sei. Il Napoli è tanta roba”.

L'allenatore croato torna poi sulla sconfitta in casa degli emiliani: “Provo rabbia se ripenso agli errori. Ai miei giocatori per allenarli devo voler bene, se no non riesco a fare l’allenatore. A volte l’allenatore si può deprimere un po’, ma io l’ho detto ai ragazzi che, se giochiamo così in trasferta, quelle gare le vinciamo. I miei giocatori sono il top per me, ma non dimentico che siamo il Genoa, una squadra normale”. 

Che Napoli sarebbe stato con Pavoletti inseguito in estate? 
“Il Napoli è forte. Milik sta facendo cose fantastiche, poi c’è Gabbiadini che è pericoloso con quel sinistro. Pavo è tanta roba. Domenica è stato sfortunato in diverse occasioni”. 

Ci sarà il ritorno a Genova di Milito, che stasera sarà allo stadio per tifare una società a lui molto cara: “Abbiamo fatto belle cose insieme, a modo suo è stato un trascinatore. Mi farà tanto piacere rivederlo”.

Sarà un Genoa senza le geometrie di Veloso a centrocampo. 
“Ci mancherà. E’ sempre uno dei migliori per corsa e pressing. E’ fantastico per come fa girare la squadra, sa quando abbassare il ritmo e come gestire le situazioni. Ha sbagliato”. 

Che Genoa vuole in definitiva? 
Un Genoa che giochi da Genoa e produca, a livello di gioco, quel che produce dall’inizio della stagione. Ecco, magari aumentando l’aggressività in maniera stratosferica e mettendo più cattiveria nelle azioni decisive. Questo serve contro il Napoli”. 

(Foto LaPresse)

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