Analizzando la situazione, Tavecchio sottolinea come sia impossibile “controllare un sistema se non hai un database e per questo ho proposto un'anagrafe, un casellario sportivo per individuare tutti gli iscritti come dirigenti che sono circa 200 mila. C'è qualche migliaio di soggetti che non ha a che fare con il mondo del calcio e che opera per interessi personali e profitti illeciti. Non è possibile che un soggetto fallisca 6-7 volte e abbia ancora delle titolarità nelle società”.
Per quanto riguarda le dichiarazioni del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che nei giorni scorsi si è detto pronto ad intervenire sul mondo del calcio, Tavecchio replica: “Sono presidente della Federcalcio da 9 mesi. Stiamo facendo un grande lavoro di controllo e prevenzione intervenendo in maniera drastica sui bilanci, sui giovani e sulle rose. Posso mettermi a disposizione di chiunque, ma ho la coscienza pulita. Le scommesse a suo tempo erano un reato, non l’ho cambiato io il codice penale”.
Alla domanda su una eventuale ricandidatura alla guida della FIGC al termine del suo mandato, Tavecchio ammette: “Se porto a termine i miei progetti sì. Per me è diventata una sfida. Ero in un mondo tranquillo come quello dei dilettanti, ma non ci può alzare la mattina e sentire tutto il mondo andare contro la Federazione. Io sono qui a difesa della Federcalcio, per farlo ho bisogno di soggetti che mi diano una mano e li sto trovando”.
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